Dal 1705...Cantine Melini
Nel 1705, prima del Bando Granducale del 1716 che delimitava la zona di produzione del Chianti Classico, la famiglia fiorentina dei Melini, imprenditori della Val di Sieve, decise di occuparsi di vitivinicoltura. Cominciò allora alla Melini la produzione del Vermiglio, classico vino rosso da tavola toscano. I vini venivano venduti in fusti, con diversi problemi di conservazione e di trasporto, che gli enologi della Casa si sforzarono di risolvere seguendo i consigli dei maggiori esperti dell’epoca, fra cui Cosimo Villifranchi: “per l’esportazione occorrono vini polputi e gagliardi e realmente ingenui senza governo alcuno… e cantine scavate nei massi dove il vino si conserva squisito per molti anni.Uno Spettacolo,visitare le cantine,che sono 3 piani sotto il livello della strada per Castellina In Chianti!!
La Melini è stata all’avanguardia nel seguire i progressi tecnici: già attorno al 1830, il vino veniva riscaldato per pochi minuti a 50°C; era la pastorizzazione, un procedimento innovativo a quei tempi, di cui nè parlò pure il Grande Luis Pasteur.
La svolta avvenne nel 1860 quando Adolfo Laborel Melini adottò il “fiasco strapeso” inventato dal mastro vetraio Paolo Carrai; nel recipiente di vetro temperato, resistente alla pressione del tappo di sughero applicato a macchina, il vino era in grado di raggiungere più facilmente il mercato italiano e straniero.
Nel 1877, la Camera di Commercio e Arti di Firenze assegnò alla Melini un diploma con medaglia d’oro “per avere stabilito il più esteso ed assicurato commercio di vino toscano all’estero”. anche oggi, è una delle marche più diffuse in tutti i Paesi.
1900: dopo la morte in Guerra dell’enotecnico Luigi Melini, , la Casa vinicola di Pontassieve è stata acquistata dalla Buitoni di Perugia, che ha poi ceduto alla Martini & Rossi di Torino. La proprietà è poi passata al Gruppo Italiano Vini, e la sede della storica azienda è stata trasferita nella zona classica del Chianti Classico,in Località Gaggiano di Poggibonsi, in provincia di Siena.
Ho Degustato due Buonissimi Vini:
Granaio 2018
Sangiovese e una piccola quantità di Vitigni complementari. Un Sorprendente Chianti Classico!!Un bel Rosso Granata,ben profumato e con una discreta struttura.Ti lascia una bella bocca ...Un Vino da Abbinare al classico Pranzo Toscano.....ma.lo vedo molto bene anche su un Bel Risotto allo zafferano,e sull'agnello😀
La Selvanella Riserva 2016
..e qui si Sale..Parecchio! Un Successo Immediato,ed ancora oggi,lo è!! Una Riserva che viene prodotta dal 1969...Prende il nome da un Antico Podere che la Famiglia Melini,aveva nel comune di Radda In Chianti.Un Chianti Classico Riserva,di spessore. Affinato in botti grandi di Rovere Francese per 24 mesi.Qui si può dire,che è un vino,che ancora oggi,viene fatto con tradizioni artigiane.Quando si beve,al primo sorso,si sente la corposità di questo vino,lasciandoti nel finale,una bella bocca,ed ha una buona struttura.Si abbina al classico pranzo toscano.Ovvio ... su tutti,una bella Fiorentina,fatta a dovere,ma per la mia bocca,non dispiace vederlo accanto a dei primi e secondi piatti a base di Ungolati(cinghiale,capriolo, ecc.),affettati con la A maiuscola,gran Formaggi Stagionati...e anche su un bello di stinco di maiale al forno,ovvio con patate arrosto😀.
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